Allergie in primavera: i consigli per la salute degli occhi

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Allergie in primavera: i consigli per la salute degli occhi

Chi soffre di allergie primaverili sa che con il mese di marzo inizia la caccia al rimedio più efficace per dare sollievo agli occhi rossi e a tutti quei fastidiosi sintomi come prurito, bruciore, lacrimazione e fotofobia che di solito accompagnano il soggetto allergico fino a giugno.

I responsabili sono i pollini rilasciati nell’aria da alberi, graminacee o erbe infestanti. Scoprire quale allergene ha scatenato una determinata allergia agli occhi in primavera è il punto di partenza per trovare il rimedio migliore ad arrossamenti, congiuntivite e secchezza oculare.

Il primo step è dunque quello di recarsi da un medico specialista in allergologia che deciderà, in base alla gravità, se
sottoporti al Prick test, una prova allergica rapida e indolore che si esegue sul braccio, e/o prescriverti il Rast test, un esame del sangue utile per individuare la sostanza specifica che provoca l’allergia in primavera.

Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere sull’allergia agli occhi in primavera e qualche consiglio utile per prevenirla e contrastarla.

 

Quando inizia il periodo delle allergie primaverili?

In primavera i pollini delle piante anemofili, ovvero quelle che utilizzano come mezzo di dispersione il vento, aumentano nell’aria e allo stesso tempo si trascorre più tempo fuori casa.

SOS allergie primaverili? Quando inizia la stagione del naso che cola e degli occhi perennemente arrossati è importante avere sempre a portata di mano occhiali da sole, un buon collirio o in alternativa delle gocce oculari per rinfrescarsi.

Fai tesoro di questi piccoli accorgimenti e tieni d’occhio il calendario delle impollinazioni per equipaggiarti al meglio in caso di reazioni allergiche più intense:

 

  • Allergie Marzo

Chi dice 8 marzo dice mimosa. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Fabaceae, è una delle prime piante a fiorire in primavera e in Italia è diffusa soprattutto lungo la Riviera Ligure. Il suo caratteristico aroma dalle note dolciastre può piacere o non piacere ma c’è una buona notizia per i soggetti allergici: la sensibilizzazione al polline di mimosa è molto rara.

Marzo è anche il mese dei pioppi: la loro impollinazione avviene prima che i “piumini” vengano rilasciati nell’aria. Probabilmente hai sempre pensato di essere allergico ai suoi pappi lanuginosi piuttosto che al loro polline. In realtà questi semi simili al cotone che volteggiano nell’aria in questo periodo svolgono solo la funzione di diffusione dei semi della pianta grazie al trasporto del vento, e non sono in alcun modo causa di allergie o fastidi ai condotti nasali e lacrimali, propri, appunto, del polline.

In questo periodo attenzione anche a piante anemofile come ontani e noccioli, e a graminacee precoci come la segale.

 

  • Allergie aprile

Aprile è il mese di picco per graminacee comuni come l'orzo, l'avena e il grano. Evitare di venire a contatto con i loro pollini è impossibile, tutto quello che puoi fare è cercare di ridurre al minimo l’esposizione.

Bollino rosso anche per betulla e cipresso ad aprile. La prima è riconoscibile per la sua corteccia bianca e screziata, il secondo per le sue foglie squamose e la tipica forma affusolata.

 

  • Allergie maggio

La primavera, con il suo clima mite e perlopiù soleggiato può farti venir voglia di fare una passeggiata in un bosco di montagna o in un parco nei dintorni di casa. Pisolino sotto un ombroso platano? In questo periodo non è una buona idea se non vuoi scatenare un’allergia a una delle piante della primavera più diffuse nelle grandi città d’Italia.

Come riconoscere un platano? Dai suoi fiori dalla forma sferica con capolini rosso scuro o verde chiaro.

 

  • Allergie giugno

E infine arriva Giugno, che preannuncia l’estate, la voglia di mare e di relax. La stagione calda, però, è anticipata da ulteriori insidie per chi soffre di allergia.

L’olivo, infatti, a differenza delle altre piante da frutto, è un sempreverde che per restare in salute deve essere potato regolarmente da gennaio a maggio, o comunque entro la fioritura delle mignole, le prime infiorescenze, che nel mese di Giugno sprigionano il proprio polline. Indossare occhiali e guanti da giardiniere potrebbe non essere sufficiente a scongiurare occhi rossi e altre reazioni allergiche se entri a contatto con queste piante.

Prima di destreggiarti con le forbici tra rami e foglie di olivo assicurati di non essere positivo ai suoi allergeni e tieni conto che a giugno le concentrazioni di pollini di olivo (e anche di parietaria) nelle zone mediterranee raggiungono valori molto elevati.

Infine, nonostante la primavera sia la stagione più temuta per chi soffre di allergie stagionali, non dimenticare di adottare le dovute accortezze e contromisure anche contro le allergie estive.

 

I principali sintomi delle allergie di primavera

I sintomi delle allergie primaverili sono più evidenti nei soggetti allergici che amano gli sport all’aria aperta. Non serve rinunciare al jogging mattutino o al contatto con la natura, ma è importante adottare alcune accortezze per affrontare la stagione dei pollini senza fastidi.

Tra i principali sintomi delle allergie primaverili troviamo:

  • Starnuti ripetuti
  • Naso che cola o congestionato
  • Prurito al naso, alla gola o al palato
  • Tosse secca o raucedine
  • Mal di testa
  • Affaticamento generale
  • Sensazione di malessere generale

Se hai gli occhi chiari o familiarità alle allergie oculari potresti sviluppare più facilmente anche i seguenti sintomi:

  • Prurito agli occhi
  • Occhi rossi
  • Lacrimazione eccessiva
  • Occhi secchi
  • Secrezione oculare chiara o mucosa (congiuntivite allergica)
  • Sensazione di bruciore o dolore agli occhi
  • Gonfiore delle palpebre
  • Sensibilità alla luce (fotofobia)

Ricorda che allergia e lenti a contatto non sono incompatibili. Meglio usare quelle giornaliere per preservare l’igiene dell’occhio e, solo in caso di infezione oculare in corso, passare momentaneamente agli occhiali e a un make-up più leggero.

Se i sintomi dovessero persistere per più di qualche giorno, chiedi consiglio a un oculista o un allergologo. Solo uno specialista sarà in grado di fare una diagnosi accurata, stabilire quali esami fare per primi, o escludere patologie potenzialmente più gravi, non riconducibili a una semplice allergia di primavera.

 

I principali rimedi alle allergie di primavera

Allergia primaverile alle porte? I rimedi non mancano, basta sapere quali mettere in pratica.

Prima di tutto, può sembrare banale, ma è importante respirare con il naso: infatti, le sue mucose fungono da filtro contro i pollini e le altre particelle presenti nell’aria che possono causare sintomi allergici ma anche infezioni batteriche o virali.

Viaggiando in macchina, preferire i finestrini chiusi; meglio accendere l’aria condizionata, al costo di aumentare leggermente i consumi in auto.

Evitare poi di praticare sport e fare jogging nelle stradine di campagna o durante la mietitura, dove ovviamente i pollini sono più diffusi e presenti nell’aria. Se ne hai la possibilità, preferisci l’attività fisica in ambienti chiusi, come ad esempio la palestra; se invece non vuoi rinunciare al contatto con la natura, presta attenzione ai momenti della giornata con maggior presenza di pollini, e porta con te fazzoletti, colliri o gocce oculari per dare sollievo agli occhi irritati.

Per quanto riguarda gli ambienti della casa, è bene ricordarsi di coprire il cuscino con un copriletto quando si aprono le finestre per il ricircolo d’aria e di cambiare spesso le lenzuola. In più, se disponi di zanzariere alle finestre, queste ti aiuteranno a filtrare le correnti in entrata senza dover rinunciare al cambio d’aria.

Regola regina, per quanto difficile, è di non toccare gli occhi con le mani sporche. È consigliato poi usare colliri per tenere idratati gli occhi durante tutta la giornata e fare impacchi a base di camomilla per dare sollievo e decongestione a tutta l’area intorno agli occhi. Allo stesso modo, può essere utile utilizzare delle salviette imbevute adatte a rimuovere le secrezioni in eccesso e al contempo a lenire il senso di bruciore o prurito.

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